Biscotti di Meliga del presidio “Slow Food”
€30.91 tasse incl.*
Biscotti di Meliga del presidio “Slow Food”
Supporto per gelateria realizzato con
“Biscotto di Meliga del Presidio Slow Food”
Il fine pasto piemontese di un tempo contemplava le paste di meliga inzuppate in un bicchiere di Barolo, mentre oggi – poco filologicamente – molti ristoratori le servono abbinate allo zabaione caldo, che i nostri anziani preferivano consumare lontano dai pasti, per il suo alto valore energetico. Le troverete più o meno in tutti i bar della regione, per non parlare delle pasticcerie che quasi non potrebbero considerarsi tali senza questi dolcetti gialli, croccanti, profumati e dall’impasto non troppo fine, in quanto la grana della farina di mais si deve sentire sotto i denti. Il guaio è che quasi più nessuno le confeziona come si preparavano un tempo in famiglia, subito dopo aver fatto il pane: mescolando farina di frumento e di mais, aggiungendo burro, uova e zucchero e ottenendo forme svariate: rotonde, bislunghe o a mezza luna.
Le paste di meliga devono essere gialle, croccanti, solubili in bocca, non untuose né dolciastre, con la granella della farina di mais macinata a pietra avvertibile durante la masticazione. Nel finale si deve percepire una lieve sensazione di tostatura. In alcuni casi le paste sono aromatizzate con scorza di limone, vaniglia o miele. Nessuno di questi aromi deve prevalere. Tradizionalmente erano bagnate nel vino rosso (anche di struttura), ma oggi un gusto più moderno le preferisce abbinate a un classico Moscato d’Asti, anche passito. Oggi Città del Gelato le trasforma in un prodotto adatto alla gelateria e alla pasticceria da abbinare a diverse variegature.
dosaggio 150 gr. litro
utilizzo per creme ,semifreddi , gelati ,yogurt
Zona di provenienza: Monregalese, Cuneo, Piemonte
Supporto per gelateria realizzato con
“Biscotto di Meliga del Presidio Slow Food”
Il fine pasto piemontese di un tempo contemplava le paste di meliga inzuppate in un bicchiere di Barolo, mentre oggi – poco filologicamente – molti ristoratori le servono abbinate allo zabaione caldo, che i nostri anziani preferivano consumare lontano dai pasti, per il suo alto valore energetico. Le troverete più o meno in tutti i bar della regione, per non parlare delle pasticcerie che quasi non potrebbero considerarsi tali senza questi dolcetti gialli, croccanti, profumati e dall’impasto non troppo fine, in quanto la grana della farina di mais si deve sentire sotto i denti. Il guaio è che quasi più nessuno le confeziona come si preparavano un tempo in famiglia, subito dopo aver fatto il pane: mescolando farina di frumento e di mais, aggiungendo burro, uova e zucchero e ottenendo forme svariate: rotonde, bislunghe o a mezza luna.
Le paste di meliga devono essere gialle, croccanti, solubili in bocca, non untuose né dolciastre, con la granella della farina di mais macinata a pietra avvertibile durante la masticazione. Nel finale si deve percepire una lieve sensazione di tostatura. In alcuni casi le paste sono aromatizzate con scorza di limone, vaniglia o miele. Nessuno di questi aromi deve prevalere. Tradizionalmente erano bagnate nel vino rosso (anche di struttura), ma oggi un gusto più moderno le preferisce abbinate a un classico Moscato d’Asti, anche passito. Oggi Città del Gelato le trasforma in un prodotto adatto alla gelateria e alla pasticceria da abbinare a diverse variegature.
dosaggio 150 gr. litro
utilizzo per creme ,semifreddi , gelati ,yogurt
Zona di provenienza: Monregalese, Cuneo, Piemonte
Categoria Eccellenze contadine Presidio Slow Food
* Sulla base della residenza in Italy. Le aliquote fiscali per gli altri Paesi saranno calcolate alla cassa. Prezzo al netto d'imposta: €28.10.